20051026

NIENTE DA NASCONDERE

Il film di Haneke è quanto di più morale sia mai stato realizzato riguardo il tema dello sfruttamento dell'occidente nei confronti del resto del mondo.
Causa la mia faccia da critico, all'uscita dei giovani mi hanno chiesto di spiegare il film. (sto iniziando seriamente a preoccuparmi. devo avere proprio un aspetto inquietante! aiutatemi!)
il breve dialogo che c'è stato ha portato uno dei due a dire "sì, ma perché lui doveva sentirsi in colpa?" quando vedrete il film vi renderete conto che la risposta a questa domanda è la chiave di lettura di un film che scava dentro la mentalità occidentale.
Il benessere, in questa nuova chiave di lettura, diviene un vero e proprio peccato originale che ossissionerà il protagonista per il resto della sua vita.
Dal punto di vista della sceneggiatura, non è la sua migliore, ma i contenuti arrivano ad una raffinatezza che nessuno aveva mai raggiuto in questo contesto narrativo. la regia è di una freddezza e di una pulizia che ricorda il migliore Chabrol, superandolo in spietatezza.
per la seconda volta, lascia uno spiraglio di speranza, legato alle nuove generazioni.
Ho comunque preferito il tempo dei lupi.

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