20050719

I FILM AMERICANI

Stavo leggendo velocemente il post di un amico che ha la passione della sceneggiatura che si lagnava dell'assoluta mancanza di logica in un film come Boogeyeman l'uomo nero.
Il problema, come accennavo riguardo Batman Begins, è che il marketing ha superato di gran lunga la logica ed il mestiere. Lo stesso terzo episodio di Matrix revolutions, nonostante il lavoro dispendioso che hanno fatto i milioni di dollari, è deludente, in quanto si assiste ad un compromesso tra macchine ed uomini.
In breve, il cinema americano, rimane ancora in vetta, per quanto riguarda sia capacità produttiva che qualità, ma sta perdendo decisamente colpi.
Ricordiamoci di film quali quelli di Lynch o ancora di esempi interessanti come L'uomo senza sonno (anch'esso con alcune riserve per quanto riguarda logica). Sono quelli che rappresentano il buon cinema americano.
Donnie Darko, ad esempio, dopo quello che avevo sentito dire, è stato una grossa delusione.
Ma se andiamo a vedere tra le nostre mura, Non ti muovere, è ancora più deludente.
Il cinema europeo dovrebbe approfittare di tale debolezza, e puntare su prodotti di qualità narrativa, dove per qualità intendo strutture ben congeniate e non improvvisate.

Il consiglio che io dispenso di solito, è quello di leggere la trama. Se vi sa di già sentito, è perché probabilmente lo è.
Se via andate a vedere l'uomo nero, diciamo che ve la siete cercata!

4 commenti:

Anonimo ha detto...

va be'. DD non era male.
Secondo me il problema è che è stato troppo pompato semmai, come capita per qualsiasi film appena carino che esce negli ultimi tempi.
E forse questo è perchè, come dici tu, la situazione generale in giro è alquanto triste.

...Madavvero è uscito un film che si chiama L'uomo nero?

Anonimo ha detto...

Secondo me il problema è che ormai il cinema americano (e non solo) si è fossilizzato su una trama per genere, che è quella che piace e che vende.
Mi spiego, prendiamo per esempio la commedia (genere che tanti fasti ha portato per esempio al cinema italiano, che per mera sudditanza intellettuale ha abbandonato i suoi temi per imitare quelli d'oltreoceano):
il plot è sempre lo stesso, lui ama lei, lei ama lui, dopo mille peripezie ed incidenti i due si sposano.
Prendiamo due attori di grido, un paio di locations alla moda, condiamo con una produzione plurimiliardaria e con l'inevitabile ma rincuorante happy end ed ecco a voi la commedia americana di successo !
Ma questo denota mancanza di fantasia? no, semplicemente un film così vende, pedrchè non fà pensare, lascia tutti contenti, e che fà se poi si riesce a distinguere questi film solo per attori che gli hanno interpretati, l'importante è aver passato quei 90 minuti senza pensare ai cazzi che ci affliggono tutti i giorni.
Quindi finchè si faranno film per vendere e non perchè si ha qulcosa da dire, metti pure l'anima in pace.

Trax 23
(fratello di quello sopra)

fabjo ha detto...

Quello che scrivi, è assolutamente vero, ma resta il fatto che anche laddove ci si aspetterebbe una maggiore cura della storia, questa non c'è e lo spettatore esce dal cinema scontento.
Se si va a vedere "tutto può succedere" ad esempio, che è una commedia americana, si scopre che nonostante sia un film hollywoodiano (con star del calibro di Amanda Peet, Keanu Reeves e Jack Nicholson), ha degli aspetti interessanti, legati alla gerontofilia, alla pedofilia e non è mai deludente per lo spettatore.
L'autrice è stata capace di innovare, pur rimanendo sui binari del genere.
Film più costosi, come il citato Matrix revolutions, lasciano invece delusi gli spettatori. Lo stesso vale per Boogeyman e per molti altri. Intendo dire che più c'è marketing e meno c'è attenzione per la storia. A lungo andare, però, questo atteggiamento, non può che sottrarre fette di mercato, in quanto, nonostante le belle faccette degli attori e gli effetti speciali, facciano il loro rumore, quando esco dalla sala incavolato per 2-3 volte di seguito, puoi scordarti di me, caro produttore!
Non sono contro il cinema americano, è l'ho già affermato, dicendo che rimane comunque il migliore, ma contro il pressapochismo basato sul seguente assunto: "Tanto il mercato mondiale di allocchi, ci appartiene di diritto! Che ci frega di sprecare tempo per storie che funzionano. Quelli si bevono tutto!"
Ecco, secondo me, non è esattamente così. Non ci beviamo tutto.
HO sentito commenti negativi per "la tela del ragno", provenire anche da non addetti ai lavori che cercano intrattenimento americano di qualsiasi genere. Erano veramente scontenti, delusi, per non dire arrabbiati.
Ad contrario il thriller fantascientifico "The butterfly effect" pur non essendo un capolavoro, è risultato essere una buona esperienza surreale, questo perché anche li c'è stata ricerca ed innovazione.
E' sempre tutto nella trama!

Anonimo ha detto...

sono molto gnocca,quindi posso dirlo come voglio(intendo cunnilinguo).e il altino lo so meglio di te!:P
Atomica